Capodanno a Ferrara, alla corte degli Este
Trascorriamo il Capodanno a Ferrara, passeggiando per le sue vie e ritrovando luoghi e monumenti di grande interesse, non solo architettonico e artistico, ma anche storico e letterario. Passiamo tre piacevoli giornate per scoprire e vivere una dimensione urbana ideale, frutto della lungimiranza estense che, nel XV secolo, attuarono eccezionali interventi come la cosiddetta “Addizione Erculea”.
Itinerario
Ore 7:30 partenza da Genova, Piazza della Vittoria, in pullman riservato. Raggiungiamo Ferrara (350 km) e pranzo libero. Nel pomeriggio scopriamo il centro storico, ricco di pittoresche vie e piazzette silenziose. Attraversiamo l’antico ghetto ebraico, che viviamo anche attraverso le pagine di Bassani, prima di soffermarci con attenzione sulla Cattedrale di San Giorgio, recentemente restaurata. La chiesa, costruita a partire dal XII secolo, è uno splendido insieme di stili diversi, dove spicca la maestosa facciata scolpita. Sistemazione in hotel. Per la serata di fine anno partecipiamo all’esclusivo Galà di San Silvestro negli eleganti saloni del Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara. Al termine della serata rientro in hotel.
Visitiamo il trecentesco Palazzo Schifanoia, dall’antica funzione ricreativa. “Delizia” estense a cui si rifà il motto “schivar la noia”, da cui deriva il nome, ovvero Schifanoia. Ammiriamo le sale interne, tra cui le meravigliose decorazioni del Salone dei Mesi, con rappresentati trionfi di divinità pagane e scene di vita quotidiana, un’opera collettiva di diversi pittori ferraresi della scuola di Cosmé Tura, tra cui Francesco del Cossa e Ercole de’ Roberti. Pranzo in ristorante. Visitiamo Palazzo Costabili, commissionato a Biagio Rossetti a fine Quattrocento, che conserva interessanti decorazioni pittoriche del Garofalo. Arriviamo poi al museo di Casa Romei, abitazione signorile che restituisce bene, con le sue pregevoli decorazioni, la ricchezza culturale della città nel Quattrocento. Rientro in hotel e cena.
Dedichiamo la mattina a Palazzo dei Diamanti, così detto per il rivestimento di bugne a punta che lo ricopre da terra sino alla fascia del cornicione. Il palazzo, voluto da Sigismondo d’Este, venne eretto su progetto di Biagio Rossetti e ultimato nel 1567. Ammiriamo la collezione di capolavori della Pinacoteca nazionale, con opere Gentile da Fabriano e Mantegna tra tutti. Rientro a Genova, dove arriviamo in Piazza della Vittoria per le ore 20:00.
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