Lazio da scoprire, da Ninfa a Ponza
Un lungo fine settimana dedicato alla rilassante e rigogliosa natura laziale. Ci immergiamo nella meravigliosa vegetazione incontaminata del Parco di Bomarzo e nel magico Giardino di Ninfa, fino a sbarcare sulla leggendaria isola di Ponza, senza dimenticare la secolare storia delle abbazie cistercensi e la scultura del Novecento, in un viaggio ricco di emozioni e scoperte.
Itinerario
Ore 7:30 partenza da Genova, piazza della Vittoria, in pullman riservato. Pranzo libero in ristorante self service lungo il percorso autostradale. Raggiungiamo Bomarzo (430 km) e scopriamo il Parco dei Mostri, noto anche come Bosco Sacro, che nasce a metà Cinquecento come “luogo di meraviglia”, un complesso culturale e naturale unico nella sua eccentrica particolarità. Sistemazione in hotel a Latina (170 km) e cena.
In mattinata siamo al Giardino di Ninfa (20 km), preservato nel tempo grazie all’intervento della famiglia Caetani. Qui visitiamo gli splendidi spazi dell’Oasi di Ninfa, estesi tra le rovine della “città morta”. Attraversiamo specchi d’acqua, ammiriamo alberi e fioriture, immersi in una realtà naturalistica e storica di grande valore. In tarda mattinata raggiungiamo l’Abbazia di Valvisciolo, fondata nell’VIII secolo ma ricostruita in epoca medievale in forme gotico cistercensi. Pranzo libero. Nel pomeriggio visitiamo l’Abbazia di Fossanova (35 km), prima costruzione italiana di tipo cistercense, perfetto esempio dello stile gotico italiano. Rientro in hotel (35 km) e cena.
Giornata dedicata all’isola di Ponza, che raggiungiamo con una piacevole navigazione. Un itinerario panoramico permette di conoscere la costa dove si alternano scogliere a picco sul mare, pittoreschi borghi di pescatori e spiagge bianche, come Chiaia di Luna, sovrastata da una magnifica falesia. Pranzo libero. Trascorriamo il pomeriggio a Ponza Porto, tra case color pastello, botteghe artigianali e scorci pittoreschi. Rientro in hotel e cena.
In mattinata visitiamo la Raccolta Manzù (35 km) alle porte di Ardea. Inaugurata nel 1969 e donata allo Stato esattamente dieci anni dopo, la raccolta conserva più di quattrocento opere realizzate dal bergamasco, ma laziale di adozione, Giacomo Manzù, tra i più importanti scultori italiani del Novecento. Tra le opere più celebri si ricordano la Porta della Morte della Basilica di San Pietro e la serie del Cardinale seduto. Pranzo libero lungo il percorso di rientro. Arrivo a Genova (420 km), in piazza della Vittoria, intorno alle ore 21:00.
Informazioni e Prezzi
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